martedì 31 gennaio 2012

La luna e il sole








Questa collana è improvvisata. Ho colorato il vetro più grande (brutto, certo non di grado "gioielleria" con gli inchiostri ad alcol (così imita l'introvabile arancione, se mi legge qualche collezionista rabbrividisce di orrore) e mi sono divertita ad avvolgere filo di alluminio e di rame argentato alla bruta. Alla fine non mi dispiace nemmeno tanto, il risultato!

Retorica ed estetica


Da bambina, al mare, come tanti della mia età ero attratta dai vetrini colorati. A quel tempo mi spingevano però a respingerli "è solo immondizia" e a cercare piuttosto conchiglie o sassolini. Era in voga, allora, la retorica della natura ma non ancora quella del riciclaggio. Oggi, al contrario, il riciclaggio in arte va per la maggiore: il collezionismo di "sea glass" ha i suoi estimatori e i vetrini, classificati per rarità, sono venduti online anche quando non montati su gioielli, considerati "eco-friendly": esistono persino associazioni di collezionisti. Il mare ci restituisce come gemma - recitano gli eco-gioiellieri internettiani - ciò che gli abbiamo dato come immondizia. Mi colpisce, comunque, che sia così forte - nell'arte e nell'artigianato - la voce retorica, che si voglia comunque fare "discorso", disquisire, persino quando si tratta dell'oggetto frivolo per definizione, il "bijoux". Comunque, a Ischia, mi sono divertita moltissimo a raccogliere coccetti e vetrini, e - al netto della retorica che pure in fondo in fondo mi affascina - devo dire che - se sufficientemente smerigliati e levigati - i "vetri di mare" hanno un modo di accogliere e rifrangere la luce che è davvero straordinario.